Ognuno di noi ha i suoi gusti personali in fatto di arredamento. C’è chi ama il classico, chi il moderno, chi predilige lo stile industriale e chi sceglie di miscelare vari stili assecondando le proprie personali convinzioni sul gusto e sullo stile. Premesso che nel mondo del design e dell’arredamento in generale, come in molti altri settori e nella vita di tutti i giorni, il gusto è sempre soggettivo e una risposta valida per tutto non può esistere, occorre quindi lavorare sugli equilibri e sulle proporzioni.
Non si posso dare consigli standard a chi intende mischiare stili naturalmente contrapposti che, paradossalmente, se ben proporzionati danno quel tocco in più in grado di arricchire l’ambiente. Chi mastica di design di interni sa bene che creare un contrasto nell’arredamento non è sempre una cosa cattiva. Sarebbe un errore perseverare con uno stile univoco – che sia il classico o il moderno – fin nei minimi particolari. C’è la casa classica dove ogni oggetto, ogni tessuto, ogni colore richiama lo stile di fondo rendendo il tutto pesante alla vista. C’è la casa moderna dove tutto è lineare e minimale, tanto che a volte sembra di osservare la sala riunioni di una multinazionale o, peggio ancora, lo studio asettico di un dentista.
Dare calore, discostarsi per un attimo dal concetto di fondo, divagare, sono operazioni di stile spesso necessarie per non cadere nell’uno o nell’altro eccesso. La regola principale, oltre quasiasi esempio, è cercare sempre l’equilibrio: sicuramente il nostro intuito ci saprà indicare dove l’ago si dovrà posizionare assecondando il nostro personale senso del gusto.
Approfondimenti: Arredatorepertutti.com